
Renault Captur, la seconda generazione del SUV francese provvista di piattaforma CMF-B, ossia la stessa della Clio e Nissan Juke.
La nuova Renault Captur è più lunga di 11 cm e con un passo più lungo di 3 cm rispetto alla vecchia generazione.
Tutte gli allestimenti sono provvisti di fari full led con una particolare motivo a "C", inoltre gli interni risultano molto più definiti e di qualità. Disponibile la strumentazione digitale da 7" e 10" e navigatore da 7" e 9,3", anche con sistema BOSE.
I motori sono il 1.0 a benzina da 101 CV (anche a Gpl), il 1.3 da 131 e 154 e il 1.5 a gasolio da 95 e 116 CV. Nel 2020 si aggiungerà la versione ibrida ricaricabile E-Tech Plug-in da 160 CV combinati, col 1.6 a benzina e una batteria da 9,8 kWh: per la casa permette un’autonomia a zero emissioni di circa 45 km fuori città e 65 sulle strade urbane (in base al ciclo WLTP). La tenuta di strada è sicura, la stabilità elevata e lo sterzo piuttosto preciso.
L'abitacolo è spazioso, le poltrone sono ampie e ben sagomate e il divano offre parecchio per le gambe di chi siede dietro. Comoda anche la posizione di guida. Notevole il baule, che grazie al divano scorrevole (una rarità nella categoria) di 16 cm consente di gestire al meglio lo spazio. Alta, però, la soglia di carico a 78 cm da terra. Bene la dotazione di sicurezza, che ora comprende parecchi sistemi di ausilio alla guida prima non disponibili, come la frenata automatica d’emergenza col riconoscimento di pedoni e ciclisti, il cruise control adattativo con la funzione Stop&Go che permette all’auto di seguire il traffico, frenando e accelerando da sola (la guida autonoma di livello 2), l’avviso dell’angolo cieco e la telecamera che riconosce i segnali stradali.



