Apro questa discussione per parlare dell’impianto GPL ed aggiungere notizie in merito, nella speranza di essere di aiuto a chi vorrà seguirla e/o aggiungere informazioni utili.
L’impianto a GPL 1.0 TCe è fornito dalla Landi Renzo, azienda italiana con una lunga esperienza nello sviluppo di questi sistemi di alimentazione, ed è coperto da garanzia per 3 anni o 100.000 km.
L’impianto è costituito da un serbatoio di forma toroidale completo di valvola di riempimento e regolatore di pressione GPL, due filtri, uno per il GPL liquido, l’altro per quello gassoso, la cosiddetta rampa iniettori e una centralina elettronica che sovraintende l’iniezione, interfacciata con la CPU del motore per la gestione dell’alimentazione bi-fuel.
Questo impianto rappresenta la massima espressione di una collaborazione iniziata molti anni fa con il Gruppo Renault, poi che l’azienda italiana è fornitrice esclusiva degli impianti a GPL al Gruppo Renault e Dacia.
Si tratta di un impianto OEM, ovvero di prima installazione, progettato da Landi Renzo partendo dalle specifiche del cliente e frutto di una stretta collaborazione coi tecnici Renault nelle fasi di sviluppo, messa a punto sul veicolo e avviamento del processo di montaggio e controllo qualità. Al termine di questo processo, è stata avviata la fornitura dei componenti che Renault provvede ad installare in modo autonomo sulle sue linee di montaggio.
Le principali parti che costituiscono il ‘kit’ Landi Renzo sono il serbatoio toroidale di volume 40 litri ma riempito, in ottemperanza alle nome di sicurezza, con 33,6 litri, la cosiddetta multivalvola, posta sul serbatoio e che ingloba elettrovalvola, valvola di sicurezza e indicatore del livello, la centralina elettronica il cui software dialoga con quella del veicolo, il regolatore di pressione, i filtri, il rail con iniettori e tubazioni, i cablaggi e gli accessori per il montaggio.
Su questa ultima versione sono state apportate importanti modifiche in particolare sul regolatore di pressione che è ora in grado di mantenerla rigorosamente al valore corretto per il miglior funzionamento degli iniettori. Un componente frutto di un minuzioso sviluppo effettuato in co-design col cliente.
Anche il software è stato ulteriormente affinato e infine è stata introdotto un nuovo rail porta iniettori che è ora riscaldato dall’acqua del circuito motore per facilitare gli avviamenti a freddo. Un risultato importante è l’aver conseguito l’omologazione Euro6d senza elementi supplementari di trattamento dei gas di scarico oltre a quelli già presenti sulla vettura.
Secondo Landi Renzo con questa generazione di motori Renault possono operare con GPL senza il bisogno di installare alcun sistema di dosatura di additivi per la lubrificazione di sedi e guide valvole e i sistemi di filtraggio adottati hanno un elevato grado di protezione dei componenti più delicati dagli eventuali inquinanti che possono essere presenti nel GPL di mediocre qualità distribuito su certi mercati.